Girolamo Romanino (Girolamo di Romano, Brescia, 1484 circa-1566 circa)



San Giorgio davanti al giudice (1540)
Tempera su tela, 453x247 cm

Due episodi del martirio di San Giacomo
Tempera e olio su tela, 453 x 245 cm

Chiesa di San Giorgio in Braida, Verona

Le tele furono realizzate per decorare le ante d'organo della chiesa, con San Giorgio davanti al giudice, firmata in cifre romane al centro del loggiato sulla fascia della trabeazione, che compare sui lati esterni ad ante chiuse e i due episodi del suo martirio sul lato interno visibili con le ante aperte. La realizzazione dell'opera si deve probabilmente ad una committenza bresciana che si era rivolta a un artista conterraneo come già per Moretto da Brescia che realizzò anch'egli nel 1540 una pala per la medesima chiesa. I dipinti, lodati nel corso dei secoli, mostrano tutti i caratteri tipici di questo artista espressi con notevole efficacia. L'affollamento delle figure variamente caratterizzate nella fisionomia dei volti in alcuni casi fortemente caricati, i riflessi prezioni che accendono di luce i dettagli delle vesti o le armature dei soldati, il cromatismo intenso steso con vibranti pennellate. Qui si osserva inoltre una particolare fantasia negli scenari architettonici che incorniciano gli episodi, popolati dagli spettatori che si affacciano per assistere ai diversi accadimenti. Si possono apprezzare altresì dettagli curiosi frutto di un'esuberante vena narrativa, come la scimmia in alto a sinistra nel dipinto per le ante esterne o il curioso copricapo del giudice che vediamo anche nell'anta interna di destra. Molti di questi elementi, quelli più legati agli aspetti mondani del racconto, eserciteranno un'importante influenza nella formazione del giovane Paolo Veronese.



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